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Arte

IN BETWEEN. DIALOGHI DI LUCE

Paolo Scheggi, Joanie Lemercier, fuse* nell'ambito di ART CITY Bologna 2018
31 gennaio - 31 marzo 2018

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​CUBO lancia e promuove das, dialoghi artistici sperimentali,​ la rassegna trasversale dedicata al dialogo artistico e culturale sui temi della contemporaneità, che nasce come territorio di confronto - di contenuti, tecniche, stilemi - fra i maestri dell'arte contemporanea già storicizzati ed esponenti della new generation. Con das potrete immergervi in giornate all'insegna di scoperte, dialoghi, incontri e live performance, per un'imperdibile e completa esperienza.


​Il progetto espositivo che CUBO decide di inaugurare, durante la settimana dell'arte contemporanea a Bologna, è IN BETWEEN - DIALOGHI DI LUCE" PAOLO SCHEGGI, JOANIE LEMERCIER, FUSE* a cura di Ilaria Bignotti e Federica Patti, con il quale intende valorizzare la relazione, il dialogo e il confronto tra: Paolo Scheggi, protagonista della nuova avanguardia europea degli anni Sessanta, Joanie Lemercier, artista di nuova generazione, attivo a livello internazionale, che opera nell'ambito delle nuove tecnologie, e fuse*, studio artistico di riferimento per le arti multimediali. I fili conduttori sono la luce come potenziale attivatore della sensorialità, l'ambiente inteso come spazio coinvolgente e stimolante, la materialità e l'effimerità dell'opera, tra apparizione, suggestione, trasformazione.

Nell'oscurità che avvolge lo Spazio Arte di CUBO e accoglie il visitatore, Interfiore di Paolo Scheggi e plans di Joanie Lemercier. Il primo si rivela nelle sue oltre novanta forme circolari, dipinte di pittura gialla fluorescente, immerse e sospese a diverse altezze in uno spazio oscurato e illuminato dalla luce wood, sembrano galleggiare e contaminarsi in un percorso di luce. Il secondo, permette un'esperienza immersiva effimera, capace di descrivere lo spazio attraverso proiezioni dinamiche di luce, superfici stratificate, materiali riflettenti o semitrasparenti, seguendo una rigorosa composizione geometrica dello spazio. Un reboot costruito secondo gli stilemi tipici dell'artista francese, che ama confrontarsi con i maestri Spazialisti e Optical utilizzando gli strumenti tecnologici della contemporaneità. L'opera è fisicamente composta da leggerissimi schermi, superfici di tulle e cornici in legno, distribuiti e sospesi nello Spazio Arte di CUBO come installazioni minimali, quasi spettrali.

Ciascuno può muoversi, avvicinarsi, raccogliersi, stupirsi. Fare esperienza di sé in un luogo-tempo sospeso. I confini svaporano, le direzioni si perdono.

  • I cerchi dell’Interfiore nello studio di Paolo Scheggi a Milano, pronti per l’installazione alla Galleria La Tartaruga a Roma, 1968. Courtesy Archivio Scheggi

  • I cerchi dell’Interfiore nello studio di Paolo Scheggi a CUBO, 2018



  • J. Lemercier, plans, Installazione visiva generativa, 2018 (dettaglio) 

  • interazione del pubblico con plans di J. Lemercier, installazione visiva generativa, 2018​


Oltre la mostra in Spazio Arte, das amplifica la programmazione con una serie di appuntamenti diffusi a confermare la volontà di rendere versatile e sperimentale gli Spazi di CUBO proponendo una serie di appuntamenti:

la Mediateca diviene teatro di due incontri aperti al pubblico denominati Meet the artist dedicati alla conoscenza e all'approfondimento delle tecniche multimediali sviluppate dagli artisti Joanie Lemercier e fuse* e occasione di presentazione del materiale di ricerca prodotto dallo studio fuse*. Lo spazio ha ospitato la presentazione del numero 100 di Espoarte, momento di confronto e scambio sui temi dell’arte contemporanea con numerosi studiosi, artisti, filosofi e curatori.​
​Completano la rassegna das due appuntamenti OFF in spazi cittadini limitrofi a CUBO:

- il 3 febbraio ore 22.00 première italiana di Dökk, ultima live-media performance dello studio fuse*, al Teatro Testoni Ragazzi. Una narrazione immersiva multimediale che racconta un viaggio, interpretato dalla danzatrice Elena Annovi, attraverso una sequenza di dieci stanze/paesaggi digitali in successione, un percorso in cui la fine coincide con un nuovo inizio. DöKK, parola islandese che significa buio, rappresenta la naturale continuazione di Ljós ("luce"), performance creata nel 2014 e presentata ​in alcuni dei più importanti festival internazionali. Dökk offre un viaggio nell'inconscio, dove la realtà viene rappresentata da mondi e universi che si disegnano e si dissolvono nella mente, alla costante ricerca di un equilibrio tra luce e buio.

- il 4 febbraio ore 11:30-13:30 un talk all'interno di Artefiera dal titolo Archivio: visione, progetto, sistema. Dialoghi e confronti tra storia e contemporaneità. Un focus sull'archiviazione e l'autenticazione attraverso una indagine dialettica e interdisciplinare, attivando una remise en question del sistema-archivio, per allargarne il campo metodologico e operativo ed estenderlo alle problematiche della conservazione dei nuovi media.​​​

​VAI AL VIDEO DELLA RASSEGNA


La mostra è  segnalata nel Programma ufficiale di ART CITY Bologna 2018 in occasione di Arte Fiera.

​​Il progetto è arricchito da CUBO App, un'Applicazione multimediale costruita ad hoc che permette di ampliare in modo intuitivo e autonomo i contenuti inerenti la mostra – da Apple Store e Google Play​.​

​INVITO INAUGURAZIONE
​​DASZINE.01
​​​​​​​CATALOGO MOSTRA

Lunedì 14:00 - 19:00
Martedì 09:30 - 23:30
Mercoledì 09:30 - 20:00
Giovedì 09:30 - 20:00
Venerdì 09:30 - 20:00
Sabato 09:30 - 14:30
Domenica Chiuso​​​​

Libero

CUBO in Porta Europa - Spazio Arte, Piazza Vieira de Mello 3, Bologna​​​

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