In un giorno così importante come il 25 aprile riflettere è un dovere, anche per chi non fa “solo" sport. Riflettere, però, non può e non deve significare limitarsi a celebrare una liturgia.
Una visione critica, anche di una cosa bellissima come lo sport, è l'unico antidoto a un appiattimento generalizzato che si ciba di esteriorità più che di contenuti. Un appiattimento che ha fatto dire alla giornalista Federica Sgaggio che la semplicità «ha contribuito a creare attorno alla complessità un alone di disprezzo sociale». Fornire una soluzione “semplice" non può significare annullare fatti e riflessioni nel dibattito, bensì arricchire quest'ultimo di tutte le prospettive necessarie.
In collaborazione con Cronopios